Aula Negri da Oleggio, Università Cattolica del Sacro Cuore, largo A. Gemelli, 1 - 20123 Milano, 04 dicembre 2012
Il problema dei poveri non è mai stato la loro povertà, ma la configurazione dei saperi, dei poteri e dei modi di intervento che li hanno sistematicamente privati dei loro strumenti di lotta contro la miseria, gli stessi fattori che continuano ai nostri tempi a produrre la povertà come prodotto sociale e, di conseguenza, le miserie che servono a scacciare o a corrompere la povertà.
(M. Rahnema)
L'Archivio "Julien Ries" per l'Antropologia simbolica propone un incontro sull'antropologia della ricchezza a partire dalle opere del grande studioso Majid Rahnema e dalla sua fondamentale distinzione tra povertà e miseria.
Intervengono Majid Rahnema e Silvano Petrosino, Direttore dell'Archivio "Julien Ries" per l'Antropologia simbolica.
Iraniano di nascita, nel 1947 Majid Rahnema inizia all'ambasciata iraniana a Parigi una carriera diplomatica durata 30 anni, che lo porterà a ricoprire la carica di Console Generale a San Francisco (1957-1959) e di ambasciatore a Berna (1965-1967). Rappresenterà il suo paese all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite (1956-1971), sarà commissario delle Nazioni Unite e membro del Consiglio esecutivo dell'Unesco. Dal 1985 insegna negli Stati Uniti e si dedica principalmente alla scrittura di saggi e articoli su questioni sociologiche e filosofiche, in particolare sono noti in tutto il mondo i suoi studi sulla povertà.
Tra le sue opere tradotte in italiano ricordiamo Quando la povertà diventa miseria, Einaudi, Torino 2005 e La potenza dei poveri, con J. Robert, Jaca Book, Milano 2010.
