10 maggio 2016
"L'arte delle caverne è un gioiello del patrimonio religioso dell'umanità, e costituisce l'ambiente in cui avviene la nascita dell'uomo moderno; indizi di questa nascita sono: la realizzazione della prima tappa nello sviluppo dell'elaborazione di concetti; un balzo in avanti nella formazione del pensiero simbolico; l'emergere di una religiosità autentica fondata sull'esperienza del sacro; la formazione di una capacità di analisi, di sintesi e di trasmissione dell'immagine del mondo nel quale l'uomo si trova inserito. L'arte delle caverne è il primo segno di un'umanità capace di organizzare il mondo, di comprendere il cosmo e di vivere in esso l'esperienza del sacro." (J. Ries, Simbolo. Le costanti del sacro, Jaca Book 2008). Sulla scorta di tali affermazioni di Julien Ries, la conferenza intende mettere a tema la rilevanza dell'arte preistorica come prima forma di manifestazione simbolica dell'umano. L'uomo nasce insieme all'esperienza estetica e all'esperienza religiosa, due dimensioni da subito strettamente intrecciate e determinanti nell'emersione dell'umanità.
Interverranno:
Cecilia De Carli
Università Cattolica del Sacro Cuore
Teresa Maresca
Pittrice
Silvano Petrosino
Università Cattolica del Sacro Cuore, Archivio “Julien Ries” per l’antropologia simbolica